Ai loro tempi non si può certo dire esistesse un unico modo, certo e consolidato, di fare il prezioso condimento; ogni famiglia aveva proprie usanze, tecniche e forse vere e proprie ricette private.
Un prodotto talmente affascinante che le batterie sono aumentate nel corso degli anni, e in via San Giacomo Maggiore incominciava a sentirsi l’avvolgente profumo del mosto cotto in autunno e l’inebriante aroma del Balsamico in maturazione durante l’estate.
Nel ’94 la naturale successione dell’acetaia, dovuta al venire meno del capofamiglia, il passaggio che permette di continuarne la tradizione. Tradizione, come essenza del Balsamico e come termine che lo contraddistingue da quello industriale, ha un significato profondo: quello di “consegna“, “trasmissione“.
Cristian gestiva già il Bar Roma in piazza a Novellara, Andrea stava studiando Giurisprudenza a Modena.
Durante quegli anni di fine secolo, si è presentata la possibilità di “riaprire la partita iva” per vendere il prodotto in eccesso a quello utilizzato dalla famiglia. L’Acetaia a quel tempo contava già 110 botticelle per il Tradizionale e una decina di botti più grandi per il condimento.
Non finiremo mai di ringraziare i clienti che, piano piano, apprezzavano e davano continuità al nostro lavoro fatto nei ritagli di tempo e non senza una buona dose di “coraggio”, considerando che ancora ricordiamo con affetto quando spedivamo il prodotto in cartoni presi il giovedì mattina da quelli che avanzavano dal mercato settimanale di Novellara. Per recapitare del Balsamico Tradizionale in Cartoni Chicquita, bisogna proprio crederci.
Terminati gli studi, nel 2001, Andrea ha deciso di farne la sua attività principale.
Dopo alcuni anni, l’acetaia aveva bisogno spazi nuovi, per questo motivo dopo il lungo riposo nelle campagne di Cognento, il complesso di botticelle è stato trasferito a Novellara, nello spazioso fienile della Corte Faragosa; non prima di una lunga cura di 2 anni che riportasse questo grande casale in grado di ospitare, dopo decenni di abbandono, un’attività viva e pulsante.
Il 16 novembre 2005 abbiamo inaugurato la nostra nuova-vecchia sede, per noi è stato una scelta naturale – senza dubbio azzardata – quella di investire principalmente in un luogo che rappresentasse in pieno la nostra missione. Quella del rispetto del Tempo e dei tempi della natura, della cultura agricola da cui proveniamo. Invece di spostarci in un capannone, sicuramente più economico e funzionale, abbiamo scelto la Corte Faragosa che tutt’ora ospita annualmente viaggiatori curiosi da tutto il mondo.