L’Aceto Balsamico Tradizionale di REGGIO EMILIA DOP

Fa parte del nostro lavoro spiegare, prima di tutto, cos’è il Balsamico Tradizionale, quali sono le enormi ed incolmabili differenze con un qualsiasi “Balsamico“, dare insomma strumenti per comprendere il più possibile e decidere consapevolmente.

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Cos’è e Come si fa

L’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP (ABTRE) per la normativa italiana è un condimento alimentare (non un aceto, anche se trovate nella denominazione la parola “Aceto”) che segue un rigoroso disciplinare di produzione (scaricalo qui). La DOP è stata riconosciuta nel 2000.

Era un “Balsamo medicamentoso“. Va quindi da sé che era considerato tale per le sopraffine qualità organolettiche, nutrizionali e qualitative nonchè per il forte carico simbolico che solo uno straordinario invecchiamento poteva donare.

Nonostante le origini antichissime (1046, il primo documento che parla di un “aceto perfettissimo” contenuto in piccole botticelle e 1747 il primo documento che parla di “Balsamico” in contrapposizione all’aceto comune, entrambi su Reggio Emilia), NON esistono vecchie ricette.

NON era quindi un ingrediente, tanto meno un prodotto usato quotidianamente. Era qualcosa di speciale, unico. Un elisir.

Spiegare invece come si fa l’ABTRE é un’impresa che non si può spiegare in POCHE parole e che, soprattutto, non si può spiegare SOLO a parole. L’esperienza, da questo punto di vista, gioca un ruolo fondamentale.

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Il Consorzio ABTRE

Il Consorzio dell’ Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia nasce a metà degli anni ’80 per unire sotto un unico progetto tutti gli amanti e produttori del Balsamico Tradizionale Reggiano.

Dal 2010 è stato insignito della “Tutela”, prerogativa che spetta a quelle associazioni di produttori che rappresentano almeno i 2/3 della filiera e che hanno così la possibilità di fare promozione, intrattenere rapporti con le istituzioni e dotarsi di un agente vigilatore.

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